L’importanza dell’audio di qualità nella pubblicità e sul web

L’importanza dell’audio di qualità nella pubblicità e sul web

L’importanza dell’audio di qualità nella pubblicità e sul web 150 150 Simone Barbieri

L'Importanza dell'Audio di Qualità nella Pubblicità e sul Web

Qual è l’importanza di avere un audio di qualità nella pubblicità e sul web? Nel mondo digitale in cui viviamo, l’audio svolge un ruolo fondamentale nel coinvolgimento degli spettatori e nella creazione di un’esperienza memorabile.
Sebbene spesso gli venga dedicata minore attenzione rispetto alle immagini, un audio di qualità può fare la differenza nel trasmettere il messaggio desiderato e nel suscitare un’emozione autentica nel pubblico.

Vediamo perché in 10 punti chiave.

L’importanza dell’audio di qualità nella pubblicità

  1. Coinvolgimento e Memorabilità:
    Immaginate di guardare un annuncio pubblicitario su Internet o di navigare su un sito web.
    Un audio ben curato, con una chiara e piacevole voce narrante, una musica avvincente e un uso intelligente degli effetti sonori, può creare un’esperienza emotiva che rimarrà nella mente degli spettatori, lasciando impressioni più durature e aumentandone notevolmente l’impatto.
  2. Leggibilità del Messaggio:
    L’audio di qualità in pubblicità e sul web è cruciale per garantire la leggibilità del messaggio.
    Un suono chiaro e ben registrato (soprattutto per quanto riguarda la voce) contribuisce a rendere la comunicazione più efficace, permettendo al pubblico di comprendere chiaramente le informazioni trasmesse.
    Inoltre, un audio distorto o di scarsa qualità può attrarre l’attenzione sui propri difetti e distoglierla dal messaggio principale, compromettendone l’efficacia.
  3. Creazione di Atmosfera ed Emozione:
    Il suono ha il potere di creare atmosfere e di evocare emozioni nel pubblico anche senza che esso ne sia cosciente.
    Una musica ben scelta può suscitare sentimenti di gioia, suspense, tristezza o eccitazione, amplificando l’impatto emotivo della scena.
    Inoltre, l’uso accurato degli effetti sonori può contribuire a creare un’esperienza multisensoriale, portando il pubblico a immergersi nel messaggio e a connettersi in modo più profondo con il brand.
    Addirittura alcuni marchi stanno imparando a stimolare con il suono la risposta autonoma del meridiano sensoriale (ASMR), giungendo estremamente in profondità e, di fatto, bypassando il controllo cosciente della reazione emotiva.
  4. Credibilità e Professionalità:
    Un suono curato è un segno di professionalità e cura dei dettagli.
    Una registrazione chiara e senza rumori di fondo trasmette un’immagine di pulizia e serietà.
    Al contrario, un audio di bassa qualità rischia di far percepire il contenuto come poco professionale e poco curato, finendo per danneggiare l’immagine del brand.
    Investire nella produzione di un audio di qualità è un segnale che valorizza il marchio e contribuisce a instaurare fiducia con il pubblico.
  5. Adattabilità a Diversi Dispositivi e Canali:
    Oggi è imperativo assicurarsi che l’audio sia ottimizzato per la riproduzione su smartphone, computer, auricolari, soundbar… garantendo una buona esperienza di ascolto su tutte le piattaforme e i dispositivi.
    Solo un tecnico esperto può garantirne la fruibilità indipendentemente dal dispositivo o dal canale di distribuzione che verrà scelto dall’utente.
    Questo è ancora più valido nel caso di una voce, che in condizioni di ascolto difficili (come una stazione ferroviaria, o attraverso i minuscoli speaker degli smartphone) potrebbe perdere anche completamente la sua comprensibilità.
  6. Accessibilità:
    L’importanza dell’audio di qualità nella pubblicità è così determinante? Si. Un audio di qualità è fondamentale per rendere l’accessibilità dei video più inclusiva.
    Gli spettatori con difficoltà uditiva o che utilizzano apparecchi acustici traggono enorme vantaggio da un audio chiaro e ben definito, e riescono a seguire il contenuto, con ovvie ripercussioni positive sul mercato e sull’immagine del brand.
    Teniamo anche presente che questi utenti sperimentano molto più facilmente e velocemente la “listener fatigue” (vedi sotto).
  7. Posizionamento sui motori di ricerca:
    L’audio di qualità in pubblicità e sul web è importante persino dal punto di vista dei motori di ricerca. Essi infatti valorizzano i video con audio di qualità superiore.
    Un audio ben registrato e pulito può contribuire all’indicizzazione e al posizionamento del video sui motori di ricerca, aumentando la visibilità e l’opportunità di raggiungere un pubblico più ampio, tanto che oggi si parla di “Audio SEO“.
  8. Differenziazione dalla concorrenza:
    In un costante bombardamento sensoriale, un audio particolare può aiutare a distinguersi dalla concorrenza.
    Un audio sorprendente o di qualità superiore può attirare la nostra attenzione sulle immagini, soprattutto quando siamo distratti: possiamo chiudere le palpebre, ma non le orecchie!
    A volte, in un luogo non familiare, è proprio seguendo la provenienza del suono che notiamo la presenza di uno schermo.
    Infatti è spesso sottovalutato l’aspetto “involontario” della percezione acustica: un suono particolarmente interessante ha la capacità di reindirizzare rapidamente l’attenzione verso le immagini.
  9. La “Listener Fatigue”:
    Quando siamo esposti a un audio di scarsa qualità o a un ambiente sonoro disordinato, interpretare un suono ci richiede uno sforzo aggiuntivo. Per questo ci concentriamo così tanto sull’importanza dell’audio di qualità nella pubblicità e nel web.
    La listener fatigue rende più difficile concentrarsi sul contenuto audio, decodificare le parole, distinguere i suoni e seguire il flusso delle informazioni.
    Ciò può portare a una ridotta comprensione del messaggio e persino a una rapidissima perdita di interesse nell’ascoltatore.
    La listener fatigue può anche avere un impatto sullo stato emotivo: quando l’ascolto diventa faticoso, può causare frustrazione, irritazione e stress.
    Queste emozioni negative potrebbero venire associate al brand e a come esso verrà ricordato.
  10. Normative, formati, parametri:
    Le principali piattaforme applicano algoritmi che penalizzano gli audio che non sono in linea con parametri anche piuttosto rigidi:
    EBU r128, LUFS, RMS, monocompatibilità, frequenza di campionamento, bit depth… districarsi nella giungla di normative, sigle e unità di misura è diventato impossibile per i non esperti.
    E poi WAV, MP3, AAC, AIFF, FLAC… i formati audio (divisi generalmente nelle due macrocategorie “lossless” e “lossy”) sono moltissimi e in continua espansione di pari passo con lo sviluppo delle nuove tecnologie, il che rende necessario il lavoro di tecnici esperti e soprattutto aggiornati.